Mediterraneo in Musica

Il Mediterraneo e la musica.
“Non esiste una cultura mediterranea, ma ci sono tante culture all’interno dello stesso mare”. Lo scriveva Predrag Matvejevic e, parafrasando, si può dire lo stesso per la musica: non c’è una musica mediterranea, ma ci sono tante musiche all’interno dello stesso mare.
Se volessimo cercare gli elementi unificanti di un’identità musicale del Mediterraneo dobbiamo partire da due stati d’animo completamente all’opposto che troviamo in tutti i popoli che si affacciano su questo mare: da una parte la disperazione, il lamento, la sofferenza, la presenza costante del dolore, della morte, dell’assenza; dall’altra, come un polo opposto, la gioia di vivere, lo stordimento dionisiaco dei sensi attraverso il cibo, il bere, la musica, il ballo. La stessa dicotomia la troviamo negli stili e nelle musiche: da una parte il canto jondo del flamenco, il vocero corso, il fado portoghese, il miserere della settimana santa, il mawwal arabo, il miroloi elleno, i lamenti siciliani e corsi, lu lamentu salentino. Dall’altra la tarantella, la pizzica salentina, il ballo sardo, i ritmi dispari (aksak) dei Balcani, le verdiales della regione di malaga, la musica cretese.
Tra questi due poli si muove l’anima mediterranea. Che oscilla da un estremo all’altro e presenta così tanti elementi comuni. Perché per secoli le melodie hanno viaggiato, gli strumenti hanno viaggiato, le storie si sono incontrate e contaminate.
Ecco perché il miroloi greco è così simile ai lamenti funebri del nostro Sud, perché ovunque è rintracciabile questo stato di spleen malinconico che rende così simile il fado portoghese, una saeta flamenca, un lamentu siciliano e dicontro perché sentiamo così vicino il 6/8 del gnawa nordafricano al ritmo terzinato della tarantella (e le sue declinazioni del saltarello, della pizzica, delle tammurriate).
Un altro elemento comune, infatti, è la trasmissione orale della musica. Questo ha significato una continua contaminazione e trasformazione delle melodie e un passaggio generazionale di testimone che ha via via modificato anche il tema iniziale.
In questa playlist intitolata “Mediterraneo in viaggio”, c’è una piccola selezione di brani che cercano di rappresentare la ricchezza di stili, ritmi e specificità di questa musica. Buon ascolto!